venerdì 21 marzo 2014

CINEMA!

Di Beppe Navello
Scene: Francesco Fassone
Costumi: Brigida Sacerdoti
Luci: Marco Burgher
Assistente alla regia: Beata Dudek
Con: Natalia Jesionowska, Wieslaw Kupczak, Bogumila Murzynska, Agnieszka Radzikowska, Mateusz Znaniecki
Fondazione Teatro Piemonte Europa, Teatr Slaski-Katowice
In scena al Teatro Astra di Torino fino al 23 marzo.

Cinema! (muto) al teatro Astra di Torino.
Un connubio alquanto particolare e i numerosi applausi a fine serata sono stati la prova chiara del gradimento da parte del pubblico. 
Ma facciamo un passo indietro. La prima edizione dello spettacolo fu concepito nel lontano 2007 ma, invece della collaborazione polacca con attori del teatro Slaski di Katowice, al loro posto c’era una compagnia francese. La versione odierna, anticipata dalle lezioni-spiegazioni di “Pratiche della Scena”, è tutto da guardare, letteralmente. La parola non esiste e le atmosfere create sono affidate ad altri elementi scenici che, in questo caso, hanno dovuto lavorare il doppio per trasmettere il messaggio. Costumi, luci, musica e scenografia si sono amalgamate in un tutt’uno spettacolare e hanno contribuito davvero molto alla buona riuscita dello spettacolo. La parola svanisce e il senso della storia è affidato alla mimica facciale degli attori e al susseguirsi delle scene, una dietro l’altra, in un crescendo di avvenimenti che portano al finale “Hollywoodiano”. Una menzione particolare va alla scenografia. Ideata e creata da Francesco Fassone, riesce a catapultarci in vari ambienti cinematografici, compresi di primi piani e piani all’ americana. I cambi di scena sono numerosi e la rapidità di esecuzione, tra un cambio e l’altro, non ci fa perdere il filo del discorso e non ci resta che rimanere estasiati di fronte a tanta competenza e armonia nell’esecuzione. 
Spettacolo dove il tutto funziona e l’ unione tra costumi reperiti nel magazzino del Teatr Slaski-Katowice, le luci studiate come “se ci trovassimo in un quadro” e la multi-scenografia, sotto la guida del regista Beppe Navello, crea una rappresentazione con scene  tutte da vedere e ammirare. Proprio come se ci trovassimo in una sala cinematografica, ma all’ interno di una cornice prettamente teatrale: la magia del teatro è anche questo. 


                                                                                                                                      CV

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