di Cuocolo/Bosetti IRAA Theatre
con Roberta Bosetti
visto mercoledì 04/06/14 al Festival delle Colline Torinesi.
Eravamo un piccolo gruppo, muniti di cuffie, al centro di Piazza
Castello e in attesa di qualcosa. Sceso il buio è arrivata Roberta con una
mappa scarabocchiata su un taccuino: l’ultimo cammino per le strade di Vercelli
che il suo caro amico ha compiuto prima di morire. Un percorso che Roberta ha
cercato di riscrivere sulle vie del centro di Torino. “Questa è la mia voce, seguitemi”, e così l’abbiamo seguita in una Torino
notturna, ascoltando la sua voce narrante, camminando a passo sostenuto per
vicoli bui e silenziosi, sotto portici affollati e chiassosi, perdendoci a
tratti nella prole di lei per poi venire richiamati alla realtà dal traffico
della strada. L’imprevisto modificava e arricchiva la nostra passeggiata: un
venditore ambulante che si avvicina per venderci le rose, il clacson di un’automobile
che per qualche secondo copre la voce di Roberta, una folla di persone davanti
a una pizzeria che ci obbliga a deviare, le ultime gocce di pioggia che si staccano
da una grondaia, un gatto in una galleria d’arte che al buio si struscia contro
la parete e un attimo dopo fugge via.
Siamo passati accanto alla gente come se fossimo stati una
manciata di presenze astratte, esistevamo contemporaneamente qui e in un altro
luogo fatto della voce di Roberta, un posto intimo, il monologo dell’attrice
con se stessa ma anche il dialogo tardivo con il suo amico scomparso – il suono
della voce è la prima cosa che si dimentica. Si trattava di un racconto che
Roberta condivideva con ciascuno di noi singolarmente, perché si camminava in
gruppo ma eravamo soli nei nostri pensieri . Un racconto fatto di memorie,
sogni e suggestioni. “Cosa arriva agli altri di tutta questa esperienza?” si chiede
Roberta, quello che lei sente può raggiungerci, a noi pubblico? O siamo
irrimediabilmente soli, ognuno nella sua vita? Come l’artista che si sparò a un
braccio per scoprire quanto poteva condividere di sé con gli altri. Roberta ci ha lasciati in piazza San Carlo, dove lei e il suo amico si erano conosciuti, e mentre si allontanava sentivamo ancora la sua voce che ci invitava a riflettere.
FC
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