Creazione in situ.
Collectif G. Bistaki
Scrittura, direzione e interpretazione collettiva: Francois Juliot, Jive Faury, Sylvain Cousin, Nicanor de Elia, Florent Bergal;
Stage manager: Nina Pire;
Video maker: Guillaume Bautista;
Luci: Hugo Oudin.
Il
Collectif G. Bistaki si definisce “circo coreografico di ricerca”. Definizione particolare
come il loro spettacolo, andato in scena lo scorso sabato nella scenografica
Reggia della Venaria Reale. Sul palco ci sono cinque artisti multidisciplinari,
attori, giocolieri e danzatori, i quali interagiscono tra di loro e con delle
tegole rosse. Una storia di base non è presente, ma è concepito come una serie di
sketch in cui gli attori si esprimono tramite le loro doti di attori e giocolieri. Tutta la
serata si alterna a ritmi frenetici, in
un crescendo di no sense che piace agli spettatori (sulla navetta di ritorno
dalla reggia si sentono commenti entusiasti).
Le
tegole sono più presenti che attive all’ interno del contesto: alcuni numeri di giocoleria sono eseguiti con questo
materiale che li ha resi famosi, ma non troppi. La scenografia è un’
installazione artistica. Questo spettacolo di circo è ideato in modo
coreografico: si punto di più sull’ effetto visuale che quello attivo, inteso
con dei numeri di giocoleria che lasciano a bocca aperta. La seconda
definizione è di ricerca, infatti, a fine performance, gli attori informano il
pubblico che lo spettacolo al quale hanno appena preso visione è un’ unione di
vari pezzi che, abitualmente, vanno in scena separatamente e in luoghi differenti.
Lo spettacolo “Maison” fa parte del più ampio progetto di nome “Cooperatzia”.
L’
augurio che ci pone la compagnia è di andarli a rivedere la prossima volta che
udiremo il loro nome, anche per vedere come prosegue la ricerca.
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